Come comportarsi nel caso in cui i nostri fondi di investimento subiscono una perdita? Meglio disinvestire oppure optare per altre soluzioni?
Contesti molto problematici come i classici crolli di borsa, si collegano a situazioni che ogni investitore dovrebbe tenere a mente quando decide di investire. Ma in che modo comportarsi nel caso di un crollo di borsa con conseguenti perdite da investimenti? In questo nostro approfondimento vogliamo illustrarti tutti gli elementi da considerare in situazioni del genere.
Il crollo delle borse
Fenomeni come l’oscillazione dei titoli e dei mercati si caratterizzano come fattori del tutto normali quando parliamo di borsa. Il crollo di borsa vero e proprio però è subordinato ad un calo repentino ed immediato dei prezzi delle azioni nel panorama degli scambi di mercato; un tracollo repentino di questo tipo può implicare una perdita significativa in seno al valore delle singole attività finanziarie.
Le ragioni alla base del crollo possono essere varie. Dalle crisi finanziarie ad eventi non previsti, fino alla precarietà geopolitica o ancora ad una sfiducia diffusa rispetto al mondo dei mercati finanziari. Nel caso di un crollo di borsa di solito si attuano vendite ingenti e veloci, frutto di ondate di panico tra gli investitori. Questo perchè un crollo di borsa va ad impattare in maniera concreta sugli investimenti e sulle economie mondiali in senso lato, amplificando le perdite finanziarie a discapito degli investitori ed alimentando un clima generale di grave fragilità economica.
Gli investimenti a monte
Non bisogna però farsi prendere subito dal panico. Se infatti gli investimenti a monte sono stati eseguiti con responsabilità e piena consapevolezza, probabilmente non ci sarà nulla da temere.
In quali casi bisogna preoccuparsi rispetto ad un crollo di borsa?
Prima di tutto occorre premettere che qualsiasi tipo di investimento presuppone un capitale di partenza e l’opportunità di decidere come investirlo; questo tipo di decisione dovrà essere filtrata da un’analisi approfondita rispetto ai diversi quadri finanziari di pertinenza o per mezzo del supporto di un consulente finanziario esperto in materia.

All’inizio sarà necessario approcciarsi al mercato attuando una strategia mirata che rispetti i tempi di investimento, le quote da investire e i rischi eventuali, tutto questo allo scopo di creare un portafoglio eterogeneo e bilanciato, selezionando anche asset equilibrati, quali elementi essenziali per contenere il rischio di perdite. È importante inoltre fissare obiettivi solidi ed in linea con il proprio investimento.
A tal proposito, i fondi comuni di investimento garantiscono agevolazioni concrete con possibilità di investire in mercati diversi tra loro anche se non si possiede un grosso capitale. I fondi comuni di investimento offrono la creazione di un portafoglio diversificato e l’accesso a forme di gestione professionale. Questo tipo di pianificazione potrebbe giocare un ruolo chiave rispetto al rischio di subire perdite eccessive nel caso di un crollo di borsa.
Perdite da investimenti e crollo di borsa: cosa fare?
Se ci si trova di fronte ad un crollo di borsa è fondamentale non farsi prendere subito dal panico e cercare di mettere in pratica profili strategici finalizzati a contenere quanto più possibile i danni. Sarà necessario valutare gli obiettivi a lungo termine per capire se la condizione attuale di mercato possa impattare gli obiettivi di investimento ad ampio raggio, passando poi a studiare le opportunità di diversificare il portafoglio per ridurre i rischi generali.
Nota bene: nel caso di un crollo di borsa potrebbero affacciarsi nuove opportunità di acquisto ad un valore basso, quindi è sempre consigliabile riflettere sulla possibilità di inglobare investimenti vantaggiosi al proprio portafoglio. Sarebbe d’obbligo monitorare sempre l’andamento di mercato, attenzionando le ultime notizie nell’eventualità di occasioni nascenti. Inoltre, affidarsi all’assistenza di un consulente finanziario esperto in materia può riflettere un modo efficace per acquisire una prospettiva più chiara ed obiettiva, essenziale per gestire con intelligenza il proprio investimento in perdita.
Perdite finanziarie: meglio disinvestire?
L’opportunità di disinvestire nei casi di un crollo di borsa dovrebbe sempre riflettere una soluzione limite. Il disinvestimento di un fondo infatti rappresenta una strategia complessa, alla luce soprattutto dei costi e delle penalità legate all’uscita dall’investimento. Insomma, è necessario pensare bene ad ogni singolo rischio che il disinvestimento può comportare.
Ma come disinvestire alla luce di una perdita finanziaria? Per attuare una pratica di disinvestimento bisogna mettersi in contatto con la società che gestisce il fondo o con l’intermediario finanziario di riferimento. Fatto ciò, ti verrà richiesto di compilare una serie di documenti e una volta che la società avrà lavorato alla tua richiesta, si procederà alla vendita o al rimborso delle quote, che dovrà avvenire nei tempi fissati (di base entro 7 giorni lavorativi), al netto di eventuali commissioni, tasse su plusvalenze e spread.
Disinvestimento e costi
Quanto costa disinvestire? Il costo delle commissioni in uscita potrebbe oscillare in dipendenza del periodo complessivo in cui l’investimento è stato attivo. Una commissione del 6% per esempio può venire applicata nel corso del primo anno, per poi ridursi al 5% durante il secondo anno, ect. Si tratta comunque di percentuali che di base sono inglobate all’interno della documentazione informativa circa il proprio investimento e che dovrebbero essere analizzate con attenzione.
Risulta importante anche considerare le conseguenze fiscali legate alla vendita delle quote del proprio fondo. Possibili plusvalenze ottenute potrebbero essere subordinate ad una tassazione e il tasso può oscillare in base alla legislazione fiscale applicata, oltre che all’arco temporale entro cui l’investimento è stato attivo. Il piano fiscale può giocare un ruolo chiave in merito all’ipotesi di vendere o meno il proprio investimento.
Fondi obbligazionari in perdita
L’analisi del tipo di fondo in cui si è deciso di investire è di fondamentale importanza. Di base, i fondi obbligazionari garantiscono ottimi guadagni ed una precarietà contenuta; questo vuol dire che nell’ipotesi di mercati in perdita, i rischi per i possessori di fondi obbligazionari sono in genere più ridotti rispetto a quelli pertinenti altri tipi di fondi.
Nel caso di fondi obbligazionari in perdita, è consigliabile approfondire le note contrattuali informative e studiare le varie ipotesi applicabili, come:
- un disinvestimento immediato;
- attendere per capire le reali possibilità di lievitazione dell’investimento;
- protrarre il proprio investimento fino alla data di scadenza prevista.
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