La segnalazione al CRIF corrisponde ad una registrazione nel Sistema di Informazioni Creditizie (SIC) di CRIF
Questo sistema raccoglie e gestisce informazioni in merito ai rapporti di credito tra banche ed imprese. La segnalazione è espletata dagli istituti di credito nel momento in cui un cliente non paga una o più rate di un determinato prestito o finanziamento. Per inoltrare una segnalazione al CRIF, è indispensabile che il cliente abbia registrato un ritardo di pagamento di almeno due mesi consecutivi.
La segnalazione
Come detto, la segnalazione al CRIF viene espletata dagli istituti di credito nel caso in cui il soggetto interessato non estingua una o più rate di un finanziamento o prestito.
In questi casi infatti l’istituto di credito inoltra a CRIF una comunicazione contenente i seguenti dati:
nome del cliente;
codice fiscale del cliente;
importo del prestito o finanziamento;
numero di rate non estinte;
data di scadenza della seconda rata non estinta.
Il CRIF registra le info ricevute dagli istituti di credito all’interno del SIC, ossia un database contenente tutte quelle informazioni sui rapporti di credito di milioni di soggetti su scala nazionale. I vari istituti di credito impiegano le informazioni incluse all’interno di questo database con l’obiettivo di analizzare il grado di solvibilità dei clienti e decidere in tal modo se concedere o meno un dato prestito o finanziamento.
La segnalazione al CRIF resta attiva per sette anni a partire dalla data di registrazione. Nell’arco di questo periodo, il cliente è considerato un cattivo pagatore e ciò può implicare per quest’ultimo una concreta difficoltà in merito all’accesso a nuove forme di credito.
Come cancellare la segnalazione al CRIF?
Qualora si sia già subita una segnalazione di questo tipo, è possibile chiedere la cancellazione della propria segnalazione al CRIF, attraverso la presentazione di apposita domanda da destinare all’istituto di credito che ha inoltrato la stessa segnalazione. L’istituto di credito potrà accogliere la richiesta di cancellazione solo nel caso in cui il soggetto richiedente avrà regolarizzato i ritardi di pagamento o nell’ipotesi in cui questo non abbia accumulato altri ritardi pendenti. In via alternativa, è possibile chiedere la cancellazione della segnalazione appellandosi direttamente al Garante per la protezione dei dati personali. Il Garante potrà accogliere la richiesta di cancellazione solo ed esclusivamente se la segnalazione risulta illegittima o se la stessa è stata espletata in maniera illegittima.

Verifiche
Ma come verificare se si è stati segnalati al CRIF? Per fare ciò, è possibile richiedere una visura creditizia online, oppure rivolgendosi ad un ufficio di CRIF. La visura creditizia è un documento contenente informazioni sui propri rapporti di credito, incluse le varie segnalazioni di ritardo e/o gli insoluti. Richiesta e pagata la visura creditizia, il CRIF inoltra il documento entro 30 giorni.
In via alternativa, è possibile richiedere una visura creditizia direttamente al proprio istituto di credito, ma con tempistiche e costi che in questo caso dipenderanno dalla banca.
Quando aspettarsi una segnalazione?
Affinchè si concretizzi una segnalazione al CRIF, è essenziale che si verifichino alcune delle condizioni che elenchiamo di seguito:
il cliente ha un rapporto di credito attivo con un istituto di credito;
il cliente ha ritardato il pagamento di una o più rate di almeno due mesi consecutivi;
il cliente non ha regolarizzato il ritardo entro 15 giorni dalla scadenza della seconda rata.
NB: in certi casi la segnalazione può essere attivata anche se il cliente ha maturato un ritardo di una sola mensilità, soprattutto in relazione ad un prestito ad importo alto o qualora il cliente abbia già accumulato altri ritardi di pagamento.
Tipologie di debito
Quali debiti vengono segnalati al CRIF? I debiti segnalati al CRIF sono debiti derivanti da rapporti di credito tra cliente e istituto di credito coinvolto.
Nello specifico, i debiti segnalati al CRIF possono essere:
Mutui (ipotecari o non ipotecari);
Prestiti personali;
Carte di credito (revolving e non revolving);
Fidi (a scopo commerciale e/o personale);
Cessioni del quinto.
La lista dei cattivi pagatori
Qualora si entri nella lista dei cattivi pagatori in coda alla segnalazione al CRIF, il soggetto segnalato riscontrerà delle concrete difficoltà in merito all’accesso a nuove forme di credito. Gli istituti di credito non saranno infatti più disponibili ad elargire nuovi finanziamenti, mostrando piuttosto una propensione a rifiutare ogni richiesta di prestito da parte del soggetto segnalato come cattivo pagatore, e quindi poco affidabile. Inoltre, anche nel caso in cui ad una persona segnalata venisse concesso un prestito, questa potrebbe ritrovarsi a dover pagare un tasso di interesse maggiormente elevato rispetto alla norma.
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